Iscrizione in latino presso le terme di Diocleziano Museo di Roma
Latino
Le
terme e gli acquedotti
1- Inter alla multaque aedificia publica Romae fuerunt plurimae et celebratae thermae. Ad thermas multi, particii et plebei, conveniebant et ibi multa negotia etiam conficiebant. In thermis Romani incolaenom solum lavabantur sed etiam in lutis gymnicis se exercebant; praeterea in thermis cum amicis disputabur.
2- Thermis varia loca erant; in frigidario frigida aqua perfundebatur, in calidario autem calida aqaua adhibebatur; in tepidario, denique, inter frigidum et calidum balineum brevider consistebatur. Saepe in thermis Romani antiqui etiam natatorias et palestras inveniebant.
3- Antiquae thermae modestae et pervae fuerunt; post augustum Romanis sumptuosae, ampiae et exquisitae thermae fuerunt; inter alias thermas magnificae et clarae fuerunt augustanae, quas Carcalla aedificavit apud Aventium.
4- Romanis
antiquis libenter thermae frequentabatur. Thermae publica aedificia erant ubi
Romae incolae solebant in amplis piscinis natare, gymnicis ludis se exercēre et
cum amicis liberas, diurnas horas terere. Variae thermarum partes erat.
5-
Frigidarum erat locus frigido balineo aptus, calidarum locus calido balineo
aptus. Tepidarium erat locus ubi lavantes paulisber consistebant inter frigidum
et calidum balineum. Ante Augustum thermae modestae erant; postea magna
sumptosaque aedificia aedificabantur, ut splendidae thermae Antoniniae apud
Aventium. A Romanis antiquis libenter thermae frequentabatur.
Traduzione
1. Fra le altre e molte strutture pubbliche a Roma vi furono molte e acclamate terme. Molti, patrizi e plebei, venivano alle terme e qui svolgevano molte faccende. Nelle terme i cittadini romani non solo si lavavano, ma si allenavano anche negli esercizi ginnici, nelle terme, per di più dialogavano con gli amici.
2. Nelle terme c’erano vari ambienti: nel bagno freddo ci si bagnava con acqua fredda,nel bagno caldo invece si utilizzava acqua calda,nel tepidario, infine, ci si fermava brevemente tra un bagno caldo e freddo. Spesso gli antichi Romani trovavano nelle terme anche piscine e palestre.
3. Le terme antiche furono semplici e piccole; dopo Augusto i Romani ebbero terme suntuose,ampie e raffinate; tra le altre terme magnifiche e celebri furono le terme di Augusto, che Caracalla costruì presso l’Aventino.
4. Il frigidarium era un un'ambiente adatto ad un bagno caldo. Le terme erano frequentate con piacere dagli antichi Romani. Le terme erano edifici pubblici dove gli abitanti di Roma solevano nuotare in grandi piscine, esercitarsi in giochi ginnici, passare con gli amici le ore libere della giornata. Le sezioni delle terme erano varie.
5. Era un bagno fresco, una stanza adatta, bagno caldo e stanza calda. Il tepidario era il luogo dove si trovavano coloro che si lavavano tra acqua calda e acqua fredda. Prima di Augusto le terme erano modeste; in seguito erano costruiti edifici grandi e sostuosi.
Gli acquedotti romani
Ab Urbe condita per annos quadringentos quadraginta unum Romani aquas aut ex puteis aut ex fontibus hauriebant; nunc autem in urbem confluunt Aqua Appia, Anio vetus, Anio novus, Aqua Marcia, Aqua Tepula, Aqua lulia, Aqua Virgo, Aqua Augusta, Aqua Claudia. Anno tricesimo post initium Samnitici belli aquam Appiam in urbem induxit Appius Claudius Crassus censor; is etiam viam Appiam a Porta Capena usque ad urbem Capuam fecit. Appiae aquae ductus habet longitudinem passuum undecim milium centum nonaginta. Anno ab Urbe condita quadringentesimo octogesimo primo M. Curius Dentatus censor Anionis veteris aquam in urbem perduxit. Agrippa aquam Virginem ex agro Lucullano Romam perduxit. Haec aqua "Virgo" appellata est quod militibus, qui aquam quaerebant, puella virguncula venas aquae monstravit, easque secuti illi ingentem aquae modum (quantitå) invenerunt. Aedicula, fonti proxima, hanc originem pictura ostendit. Incipit Virgo via Collatia circiter ad miliarium octavum in palustribus locis, venit et in rivo subterraneo et supra terram per longitudinem passuum decem quattuor milium centum quinque.
Traduzione
I romani costruirono numerosi acquedotti per fornire acqua alle varie abitazioni e non solo, poiché servivano anche per estrazione mineraria e macinazione del grano. Gli acquedotti spostavano l’acqua grazie alla gravità, avevano una pendenza verso il basso all’interno dei condotti di pietra, mattoni o cemento. La maggior parte erano sepolti nel terreno e c’erano dei contorni, i picchi che costruivano il passaggio spesso venivano forati con un tunnel. Quelli costruiti su pianure o valli venivano sostenute da opere arcate oppure il contenuto era immesso a pressione in tubi. Alcuni acquedotti avevano vasche di sedimentazione e serbatoi per regolare la fornitura a seconda della necessità. Le città avevano undici acquedotti e bastavano per un milione di persone. Gli acquedotti romani si sono dimostrati efficaci poiché molti sono durati per tanto tempo, alcuni sono durati fino alla prima età moderna e altri ancora fino ad oggi.
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